I CARBOIDRATI

I carboidrati o glucidi, appartengono insieme ai grassi o lipidi e alle proteine o protidi, ai macronutrienti, ossia sostanze energetiche necessarie al nostro organismo in quantità abbastanza elevate. 

Questi nutrienti si trovano all’interno di alimenti di origine vegetale come ad esempio:

  • cereali
  • legumi
  • tuberi
  • ortaggi
  • frutta

Sono classificabili in base alla loro composizione chimica in due tipologie:

  •  Carboidrati semplici o zuccheri assorbiti rapidamente, determinano un rapido innalzamento della glicemia e sono quindi utilizzati come energia di pronto impiego. Le linee guida ne consigliano un’assunzione inferiore al 10% dell’apporto totale giornaliero per via del fatto che risultano correlati all’insorgenza di diverse patologie. I carboidrati semplici possono a loro volta essere suddivisi in:
    • Monosaccaridi, dalla struttura chimica molto semplice, come glucosio, fruttosio e galattosio. Il glucosio rappresenta la forma più semplice nella quale devono essere scomposti tutti gli altri zuccheri affinché possano per essere utilizzati a scopo energetico dall’organismo.
    • Disaccaridi, formati dall’unione di due monosaccaridi, come saccarosio formato da glucosio + fruttosio, lattosio formato da glucosio + galattosio e maltosio formato da glucosio + glucosio.
    • Oligosaccaridi, formati da due a dieci molecole di monosaccaridi, come le maltodestrine solitamente utilizzare come integratori energetici in ambito sportivo.
  • Carboidrati complessi – a più lenta digestione, rilasciano energia gradualmente. sono formati dall’unione di 10 o più monosaccaridi e si possono dividere in:
    • Polisaccaridi, come amido, glicogeno e fibre.
      • Amido: l’unico digeribile dall’uomo, che si trova all’interno di alimenti come i legumi i cereali e tuberi.
      • Glicogeno: rappresenta una riserva epatica e muscolare di glucosio cui attingere quando si abbassano i livelli di glicemia.
      • Fibre: sostanze che l’organismo umano non è in grado di digerire e che quindi arrivano all’intestino intatte. le fibre possono essere a loro volta classificate come:
        • Solubili che una volta arrivate all’intestino gelificano aumentando la massa fecale, interferiscono con l’assorbimento di alcuni nutrienti, come colesterolo e glucosio, favoriscono la sazietà e agiscono da prebiotici sulla flora batterica intestinale. Sono fibre solubili le pectine le gomme e le mucillagini.
        • Non solubili che assorbono acqua a livello intestinale ammorbidendo e aumento il volume della massa fecale stimolando la motilità intestinale e quindi l’evacuazione. Rientrano in questa classe la cellulosa l’emicellulosa e la lignina.

I carboidrati rappresentano la principale fonte energetica per l’organismo ed è quindi importante assumerne una dose tale da soddisfarne il bisogno quotidiano!

 

FONTI

Introduzione alla biochimica di Lehninger, Zanichelli.

Fondamenti di biochimica, Peck Ritter, Zanichelli.

Manuale di nutrizione clinica e scienze dietetiche applicate, P. Binetti, M. Marcelli, R. Baisi, Seu Società Editrice Universo.

Alimentazione e nutrizione umana, A. Mariani Costantini, C. Cannella, G. Tomassi, Il Pensiero Scientifico Editore.

 

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