LA RITENZIONE IDRICA

La ritenzione idrica è una condizione nella quale si verifica la tendenza a trattenere i liquidi (soprattutto nei tessuti in cui si hanno accumuli di grasso). Il segno principale della ritenzione è l’edema (rigonfiamento anomalo dei tessuti causato dall’accumulo di liquidi)

Ma quali sono le cause!?

Generalmente questa condizione si verifica per concomitanza di diverse situazioni, tutte riconducibili ad uno stile di vita poco salutare come:

  • ALIMENTAZIONE SCORRETTA.
  • STRESS.
  • PROBLEMI CIRCOLATORI.
  • SQUILIBRI ORMONALI (in particolare di quegli ormoni legati al ciclo mestruale, il che rende il genere femminile più suscettibile a questo disturbo).
  • SEDENTARIETA’.
  • DISIDRATAZIONE.
  • INTOSSICAZIONE DA FARMACI.
  • USO COSTANTE DI TACCHI ALTI E QUINDI L’ACQUISIZIONE DI UNA ERRATA POSTURA.
  • ABUSO DI FUMO E ALCOL.
  • DISFUNZIONI CARDIACHE, EPATICHE E RENALI.

Vista l’eziologia multifattoriale, non esistono rimedi facili per contrastare la ritenzione idrica. Non esiste alcuna formula magica che la facciano semplicemente sparire!!

Per ottenere qualche risultato bisogna rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare sulle cause scatenanti per cercare di migliorare il quadro clinico!

A meno di patologie, sulle quali dovrà intervenire il medico specialista, bisogna innanzitutto agire sull’alimentazione:

  • AUMENTANDO:
    • L’apporto di liquidi giornalieri (capita spesso che notando questo accumulo di liquidi si cerchi di bere meno nel tentativo di smaltirli, ma il problema alla base non è tanto l’iperidratazione quanto uno scorretto posizionamento dei liquidi nel corpo Bere poco non farà migliorare la situazione, anzi, farà si che il corpo trattenga ancora più liquidi! Aumentare invece l’idratazione, tenendo presente che molti alimenti, di origine vegetale come frutta e verdura, contengono grandi quantità di acqua, aiuterà il corpo a liberarsene più facilmente.
    • Il consumo di fibre.
  • LIMITANDO:
    • L’apporto di alimenti ricchi di sodio (senza eliminarlo del tutto perchè si potrebbe verificare l’effetto opposto a quello desiderato, per via dell’aldosterone, che in assenza di sodio tende a trattenere più liquidi)
    • L’assunzione di grassi saturi.
    • Il consumo di alimenti ad alto indice glicemico.
    • Il carico glicemico di ciascun pasto (l’insulina secreta in risposta all’assunzione di glucosio è uno degli ormoni coinvolti nella regolazione idro-salina. quando la sua concentrazione ematica risulta in eccesso determina vasocostrizione a livello della microcircolazione. Migliorando quindi il controllo insulinico la circolazione sanguigna e la distribuzione dei liquidi tende a migliorare).

Una volta regolata l’alimentazione ci si deve concentrare sull’attività fisica regolare che agisce su diversi piani:

  • Dove c’è muscolo non c’è edema! quindi modificando la conformazione corporea riducendo la massa grassa in favore di quella magra) si riduce il ristagno di liquidi (una corretta alimentazione aiuta anche in questo senso, favorendo il miglioramento della conformazione corporea)
  • L’attività fisica contribuisce a riattivare e rinforzare il microcircolo e quindi a ridurre il ristagno dei liquidi.
  • La contrazione muscolare facilita il ritorno venoso.

Quindi in conclusione non ci sono rimedi facili, tisane, creme, pasticche, bibitoni sono tutti falsi palliativi che non portano alcun vantaggio.

Per evitarne l’insorgenza o migliorare la situazione una volta manifestatasi, bisognava lavorare sulle cause scatenanti, tenendo anche presente che la predisposizione genetica gioca un ruolo importante, e cercare di migliorare il proprio stile di vita in maniera durature per evitare che tale condizione insorga, persista, o si manifesti nuovamente una volta debellata.

FONTI

Introduzione alla biochimica di Lehninger, Zanichelli.

Fondamenti di biochimica, Peck Ritter, Zanichelli.

Manuale di nutrizione clinica e scienze dietetiche applicate, P. Binetti, M. Marcelli, R. Baisi, Seu Società Editrice Universo.

Alimentazione e nutrizione umana, A. Mariani Costantini, C. Cannella, G. Tomassi, Il Pensiero Scientifico Editore.

Alimentazione fitness e salute, Marco Neri, Alberto Mario Bargossi, Antonio Paoli, Elica editrice.

NASELLO GRATINATO

Per la ricetta di oggi è venuta in mio aiuto Stefania Garzo https://www.instagram.com/stefaniagarzo/, allieva, paziente, ormai amica!!

Dalle mie indicazioni nutrizionali, inserite nel suo piano alimentare, prende spunto e crea piatti ogni giorno più elaborati rispettando al grammo le dosi!!!

La ricetta:

  • Nasello 200g
  • Pangrattato 20g
  • Insalatina fresca
  • Olio extravergine di oliva 10g (un cucchiaio)
  • Limone
  • Sale
  • Pepe
  • Zenzero

Dopo aver mescolato 20g di pangrattato con scorza e succo di limone, sale, pepe e zenzero, va steso sui filetti di nasello sui quali poi bisogna versare il cucchiaio di olio extravergine di oliva a disposizione!

Infornare a 180g fino al raggiungimento del colore ambrato (come in foto) circa 20 minuti

Per un totale di circa 310 Kcal

  • Glucidi 15g
  • Protidi 36g
  • Lipidi 12g
  • Fibre 1g

 

CONTROLLO DELLA FAME

Capita frequentemente che i pazienti chiedano come poter controllare quella che erroneamente chiamano “FAME” ma che in realtà andrebbe definita come “APPETITO”.

Ma che differenza c’è tra FAME e APPETITO!?

Noi spesso associamo e addirittura usiamo come sinonimi questi termini, che in realtà sono due concetti ben distinti!!

La FAME è una percezione fisica, localizzata a livello gastrico, provocata da un impulso nervoso che origina a livello del sistema nervoso centrale dove sono localizzati il centro della fame e il centro della sazietà.

L’APPETITO è il desiderio di soddisfare la propria “voglia” di alimenti specifici, con fine primariamente edonistico.

L’articolo completo su https://www.nutriens.org/articoli?post=84752.

POLPO E PATATE

La creatività di Domenico https://www.instagram.com/doms182/ ci permette di avere delle composizioni particolari anche con piatti così semplici come polpo e patate https://www.instagram.com/p/BzQHx39I9UW/!!

La Ricetta:

  • Polpo 200g
  • Patate 200g
  • Cipolla 50g
  • Piselli Freschi 100g
  • Olio extravergine di oliva 10g

Dopo aver lessato il polpo in acqua bollente va passato in padella con un cucchiaio di olio extravergine di oliva per arrostirlo un pò!

Nel frattempo con un altro cucchiaio di olio extravergine di oliva vanno cotte in padella anche le patate tagliate a fettine, in modo che rimangano leggermente croccanti!

Per un totale di circa 509 Kcal

  • Glucidi 80g
  • Protidi 26g
  • Lipidi 18g
  • Fibre 5g

 

Dott.ssa Federica Magale Dietista | Partita iva - 15613021003 | PEC - federica.magale@pec.tsrm-pstrp.org | Telefono - 3290636435 | Email - f.magale@gmail.com |